Bonjour a tous! E buona domenica.
Come state?
In questa settimana piovosa, di umori altalenanti, cerco e necessito di un momento di raccoglimento personale per tirare linee e tracciare traiettorie.
Questa mattina ho deciso di svolgere questa pratica direttamente dal mio letto indossando collier e rossetto, e perché no il mio nuovo paio di occhiali da sole avorio, Persol ça va sans dire.
Essendo certa di essere stata nella mia vita passata una grande attrice nel panorama della dolce vita, non trovo una ragione contraria che mi porti a non assecondare questo mio fantasticare.
Il signor Leonardo è stato l’incontro per eccellenza della settimana.
Nel mio rientro a casa dopo lavoro, mi sono fermata ad ammirare la vetrina di una galleria d’arte che ha sempre esposte delle opere fotografiche in bianco e nero che apprezzo particolarmente (come immagino avete potuto constatare dal mio profilo).
Negli ultimi mesi sono state esposte opere di Gianni Berengo Gardin, fotografo e fotoreporter di origine ligure.
La galleria era ormai chiusa. Cercando di scorgere le opere esposte sulle pareti interne – strizzando gli occhi e avvicinandomi il più possibile alla vetrata – ho notato la presenza, in fondo alla stanza buia, di un signore seduto a una scrivania; mi stava osservando incuriosito mentre sorseggiava da un bicchiere “a tulipano” Snifter ciò che sembrava essere un rum.
Il signor Leonardo dicendomi di avermi notata più volte a scrutare le sue opere, mi ha fatta entrare per un “tour privato”. Un breve viaggio tra fotografie degli anni 60-70, perché di lì a poco lo avrebbe raggiunto un amico per andare a teatro a vedere l’opera (ho immaginato aspettasse il signor Arturo), promettendomi una visita più dettagliata la prossima volta che mi avrebbe vista sbirciare la vetrina.
Venerdì sera sono invece stata a cena in un suggestivo castello del X secolo, poco lontano da Bergamo. Le nuvole basse e il clima umido della giornata rendevano il luogo l’ambientazione perfetta per un giallo di Agatha Christie. Sono stata Castello di Clanezzo dove è ospitato il ristorante CLU. Una location fiabesca dove ho assaporato un percorso di “contrastanti equilibri”.
Meravigliosa la Sala Foglie affrescata con motivi botanici, il patio esterno e il grande parco di pini secolari.
Al prossimo appunto…