Palazzo Spinola, Genova

Palazzo Spinola, Genova

Camminando per dieci minuti da Palazzo Reale verso il centro storico di Genova, arriverete a Palazzo Spinola.

La costruzione del palazzo fu commissionata da Francesco Grimaldi, illustre esponente di una storica famiglia genovese di mercanti, condottieri e banchieri, intorno al 1593. Entro la fine del secolo questa dimora era già inclusa nei Rolli, stratagemma ideato per supplire alla mancanza di un luogo rappresentativo del potere nella Repubblica di Genova in occasione delle visite di dignitari stranieri; quindi un elenco prestigioso delle residenze genovesi destinate ad accogliere ambasciatori e aristocratici stranieri in visita alla città.

La decorazione delle prime sale fu seguita dal figlio Tommaso, che scelse finti marmi e pitture sulle pareti, commissionandole a Lazzaro Tavarone.

Il salone d’ ingresso del Primo Piano Nobile, accessibile solo a stretti amici, vede un affresco omaggio raffigurante un episodio della guerra per la conquista del Portogallo – vinta dalla Spagna –  in cui il padre Francesco partecipò al comando di alcune truppe di cavalleria.

Palazzo Spinola, Genova. Sulla volta la guerra per la conquista del Portogallo
Sulla volta la guerra per la conquista del Portogallo

Una curiosità dei palazzi genovesi è la presenza di altari privati; a Palazzo Spinola ve ne sono uno per piano. Questi erano accessibili quotidianamente a un sacerdote, che ne celebrava messa due volte al giorno; la prima per i proprietari e la seconda per i servitori.

Nel palazzo sono custodite le memorie delle famiglie che lo abitarono. Era consuetudine delle nobili famiglie registrare ogni aspetto della propria vita in libri e documenti, allo scopo di essere loro stessi fautori e fonte primaria della loro ricostruzione storica.

Palazzo Spinola, Genova. Archivio storico
Archivio storico

Un’altra usanza dei palazzi genovesi era quella di avere una piccola galleria, collegante due parti dell’edificio, destinata all’esposizione delle opere più importanti del proprio patrimonio familiare.

Palazzo Spinola, Genova. Gallerietta
Gallerietta

Nell’ammezzato, tra Primo e Secondo Piano Nobile, vi è quello che è il recupero di una cucina dell’Ottocento, nelle fattezze di quando il palazzo fu di Giacomo Spinola e poi del figlio Francesco Gaetano. Aspetti tipici della tradizione ligure sono il grande lavandino in marmo e le grandi tecnologie moderne, come la caldaia e la ruota che azionava il montavivande.

Palazzo Spinola, Genova. Cucina ottocentesca
Cucina ottocentesca

Il Salone di rappresentanza al Secondo Piano Nobile vede arredi, decorazioni dipinte da Tavarone risalenti al 1620 e stucchi, che furono rinnovati dal 1734 per volere di Maddalena Doria, proprietaria dell’edificio e futura sposa del doge Nicolò Spinola.

Palazzo Spinola, Genova. Salone di rappresentanza
Salone di rappresentanza

Anche Palazzo Spinola, come Palazzo Reale, aveva la propria galleria degli specchi. La prima galleria fu costruita nella reggia di Versailles da Luigi XIV, e da quel momento la moda impazzì tra i palazzi aristocratici nel resto d’Europa.

Palazzo Spinola, Genova. Galleria degli specchi
Galleria degli specchi

Nei palazzi antichi non vi era una vera e propria sala da pranzo; questa veniva infatti scelta tra gli spazi disponibili a seconda del numero di ospiti cui si era in attesa, e al loro prestigio. Avere un luogo adibito per i pasti divenne d’uso intorno all’800. Dagli Spinola si scelse così una sala che fosse vicina al montavivande e alle scale che conducevano agli appartamenti privati dei marchesi.

Palazzo Spinola, Genova. Sala da pranzo
Sala da pranzo

Nel 1958 i fratelli Franco e Paolo Spinola donarono il palazzo allo Stato perché ne diventasse un museo. Per il Terzo e il Quarto piano questi non lasciarono alcuna disposizione, e in seguito al bombardamento di Genova del 1941, che danneggiò gravemente i piani, decisero di donare gli spazi alla Galleria della Liguria: un luogo deputato a conservare le opere acquisite dallo Stato per l’arricchimento del patrimonio ligure, aperto alla visita pubblica.

Al Quarto Piano della Galleria Nazionale ligure sono conservate importanti maioliche e servizi di porcellane orientali appartenuti agli Spinola. La collezione Barile custodisce una preziosa collezione privata di ceramiche liguri e italiane dal XVI al XIX secolo. Grazie all’insediamento di diverse manifatture tra Savona e Albissola, la ceramica divenne uno degli elementi più riconoscibili della cultura regionale.

Scendendo al piano terra, in una sala dell’atrio coperto, troverete esposte alcune portantine, tra le più moderne possedute dal Palazzo. Cuoio verniciato, decoro ridotto all’essenziale e profili metallici; l’ ultima posseduta dalla famiglia risale a metà 800. La viabilità in città era difatti stata migliorata, e la costruzione di strade più larghe poteva permettere lo spostamento in carrozza.

Vi ho individuato alcuni testi che raccontano del Palazzo Spinola, delle sue collezioni, fino alla Galleria Nazionale ligure:

Palazzo Spinola, Genova. Sala delle portantine
Sala delle portantine

Vi auguro una Buona visita e vi aspetto alla prossima recensione

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