Museo del Design Italiano, Triennale Milano

Museo del Design Italiano, Triennale Milano

Alla Triennale di Milano è possibile percorrere la storia del design italiano, dalla metà degli anni ‘20 del secolo scorso fino al contemporaneo, ammirando i pezzi appartenenti alla collezione Permanente posti in dialogo con episodi della storia dell’istituto, a partire dalla sua nascita avvenuta nel 1923.

Il percorso ricrea in senso temporale ambienti d’ufficio, zone casalinghe, locali industriali, spazi di gioco e svago arredati con quegli esemplari che hanno reso celebre il mito del design made in italy, di cui Milano fu centro di propagazione. Grazie ad alcuni prestiti da parte di istituzioni e committenze private, i corridoi si arricchiscono di stampe pubblicitarie, tele di Morandi, Balla, De Chirico, Rosai e Sironi, ricreando e sussurrando a 360 gradi “l’ambiente del e nel – ambiente”; quell’atmosfera aleggiante che trova un senso compiuto nella sintonia reciproca tra gli oggetti.

 

Prendendo come mappa il planisfero qualistico del Qualistic Diagram: lo strumento per eccellenza del design strategico ideato dal Qualistic Lab, divisione di Castelli Design. Un tool che aiuta a definire emozionalmente le caratteristiche formali dei prodotti; ripercorro avanzando per decenni le sedute d’autore. Nella progressione del linguaggio estetico, grazie a una precisa terminologia intersoggettiva, si creano cluster di caratteri emozionali per meglio identificare la natura intrinseca degli oggetti, e meglio orientare la richiesta globale di soddisfazione estetica.

Anni ‘50Segni sicuri

Veri e propri classici dotati di autonomia estetica, con caratteri moderati espressione formale del nuovo glamour metropolitano.

Anni ‘60 – Anni portanti

Di forte spessore storico e ad oggi ineguagliabili; accattivanti e seduttive, dinamiche e passionali.

Anni ‘70 – Super Icone

Le nuove ricerche tecnologiche portano a una esasperazione nella tipologia e nella forma. Sedute più Basic stampate in sola plastica si affiancano a figure piene e sinuose, Bold.

Anni ‘80 – Concetti post

Un periodo di sfasamento temporale in cui ci si addensa tra i poli Dynamic e Reflective, ma in cui rimane marcata e integra una forte passionalità.

Anni ‘90 – Traghetti temporali

Ripescando dal passato degli anni ‘30, ‘40 e ‘50 e riproducendo con tecnologie attuali linee affettivamente memorabili, emerge il linguaggio Transitive. Il legame con il passato lega gli oggetti al polo Affective.

Anni ‘00 – Voglia di futuro

Dinamici e protesi verso il futuro. Si ravviva il sentimento ed emerge una nuova forma di Native innestata sul carattere Basic.

Vi troverete come protagonisti di quel gioco della Settimana Enigmistica in cui occorre tirare linee tra numeri crescenti per far sì che la figura acquisti una forma e un senso definito.

Una sorta di gincana tra fili sospesi dove gli oggetti si chiamano, e attirano attenzione l’un l’altro, creando traiettorie visive. Si scorgono le similitudini e gli sviluppi, si discerne il passato avanzato dal nuovo, e si rimane incantati dal genio delle possibilità. Materiali, linee, pesi ed equilibri. Quattro elementi ed infiniti sogni.

L’attuale disposizione è visitabile fino al primo settembre; ad ottobre il percorso si evolverà includendo un itinerario sulla moda.

Vi lascio di seguito una selezione di libri illustrati che raccontano la Triennale:

Museo del design italiano, Triennale Milano - Ultrafragola di Ettore Sottsass 1970
Ettore Sottsass jr. - Ultrafragola, 1970 (Poltronova)

Vi auguro una Buona visita e vi aspetto alla prossima recensione

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