Mostra “INTIMACY. Lady Tarin” – STRAF Hotel, Milano
All’interno degli spazi dell’hotel STRAF di Milano sono in mostra, sino al 5 aprile, 30 scatti analogici in bianco e nero della fotografa Lady Tarin. Le camere, la hall, i corridoi dell’hotel sito in Via Raffaele – la denominazione è appunto un acronimo di Saint Rafael – è l’odeon scenografico degli stessi scatti dell’artista. Nel suo Manifesto infatti, lo STRAF si vuole porre in maniera innovativa nel contesto dell’hôtellerie, aspirando a divenire un incubatore capace di accogliere e sostenere le forme di creatività più contemporanee, rinnovando il linguaggio del settore. La struttura dell’edificio è stata realizzata su disegno dell’architetto Vincenzo De Cotiis.





INTIMACY è un racconto e un’esplorazione del corpo femminile, in una linea tesa sul filo dell’eroticità. Pelle contro pelle, corpi, sguardi e lenzuola sgualcite; come in un gioco di seduzione, un nascondino in cui l’artista insegue i suoi soggetti dai corridoi fino in camera, per coglierne i più intimi segreti e particolari.






Riminese di origine, si forma all’Accademia delle Belle Arti di Bologna e si trasferisce a Milano, vicina al mondo della moda che per lei è fonte di ispirazione, dove tutt’oggi vive e lavora. Nel suo lavoro predilige l’analogico poiché riesce ad avvicinarla silenziosamente al suo soggetto, cogliendone le sfumature più intime.
Nel 2014 Sky Arte le ha dedicato un documentario dal titolo: Lady Tarin: Next Girl. Fotografi seconda serie.




Il gusto estetico e la tensione al desiderio dei suoi scatti mi ricordano Helmut Newton, seppur senza allure da copertina patinata o campagna commerciale. La carica sensuale e l’atmosfera da club mi hanno fatto venire alla mente Nobuyoshi Araki; con un’audacia percettibile e solleticante ma pacata, non sfacciatamente esplicita come quella del fotografo giapponese.




Chi mi segue penso avrà intuito il mio debole per il bianco e nero, e verso qualsiasi opera d’arte che stimoli, sovverta e provochi il caro “buon senso comune”. Le fotografie di Lady Tarin hanno colpito nel segno; approfondirò sicuramente i suoi lavori.




“Le immagini cinematografiche che più mi hanno emozionata sono quelle girate all’interno di camere d’albergo. Dalla scena finale di Les Enfants du Paradis a quella di A Room with a View, gli hotel sono sempre stati luoghi di grande intimità e desiderio. Con INTIMACY voglio restituire, attraverso le mie fotografie, le emozioni che un luogo unico come STRAF sa evocare nei suoi ospiti: un senso di mistero e sensualità che tendiamo spesso a perdere nella frenesia della vita quotidiana.”

Vi auguro una Buona visita e vi aspetto alla prossima recensione…