Grand Hotel di San Pellegrino Terme (BG)
In seguito ai lavori di ristrutturazione è ora possibile visitare il primo piano del Grand Hotel; un ingresso con visita guidata, solo su prenotazione.
Il grande edificio fu costruito in soli due anni grazie all’aiuto di più di 500 operai. Il lavoro fu commissionato nel 1902 all’architetto Romolo Squadrelli e all’ingegner Luigi Mazzocchi, dalla Società Anonima per la Gestione e l’esercizio dei Grandi Alberghi.
Aperto nel 1904, rappresenta oggi uno degli alberghi di lusso in stile liberty più belli d’Europa.
La scelta dello stile liberty era dettata in primis dalla volontà di distaccarsi dal soggetto religioso (si narra che il parroco dell’epoca della cittadina non abbia mai nominato l’attività del Grand Hotel nelle sue omelie, schierando la chiesa pubblicamente contro tutto ciò che lo riguardasse); e in secundis, il rimando alla natura, alla vitalità del mondo vegetale e floreale, lo colloca perfettamente nel territorio circostante e all’acqua termale che contraddistingue la città.
Le ragioni turistiche che portavano le persone dell’epoca, provenienti da tutto il mondo, ad alloggiare al Grand Hotel erano principalmente due:
- le Terme, la cui acqua fu definita “lo champagne delle acque minerali”;
- il Casinò, dove i turisti altolocati potevano sperperare i loro patrimoni.
Il Casinò (di costruzione coeva al grande albergo e progettato sempre da Romolo Squadrelli) era difatti il primo luogo che si scorgeva dalla ferrovia e dalla sala del Grand Hotel adibita a ristorante.
In seguito all’ordinanza che vietò il gioco d’azzardo in Italia, il Casinò chiuse i battenti.
I gestori del Grand Hotel costruirono così per i propri ospiti una sala clandestina di gioco, gioco di carte in particolare, appena sotto le cucine dell’Hotel.
Questa è stata ritrovata solo di recente con i lavori di ristrutturazione. Il collegamento Hotel – sala da gioco era una galleria sotterranea dove dei topi disegnati sul muro ne indicavano la direzione.
Il Grand Hotel di San pellegrino Terme ospitò personaggi illustri della nobiltà e della borghesia internazionale; ricordiamo la Regina Margherita, la Regina Elena di Savoia con il principe Umberto e le principesse Maria e Giovanna, il compositore Pietro Mascagni, il generale Luigi Cadorna, i Premi Nobel Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo, i nobili della famiglia dello zar di Russia, i diplomatici e familiari del Re Faruk d’Egitto, Federico Fellini e Giulietta Masina, e negli anni sessanta la “Grande Inter” di Herrera.
Grandi nomi le cui firme sono state registrate nel “Libro degli Ospiti”, Registro custodito presso il Comune di San Pellegrino Terme.
Sono sempre stata affascinata dalla maestosità del Grand Hotel, da quell’edificio che vedevo “spento” e nel contempo custode di grandi storie. Da piccola ho avuto la fortuna di poter assistere a diverse aste organizzate nelle sale del primo piano dell’Hotel, prima della ristrutturazione.
Venivano battuti mobili, lampade, suppellettili e gioielli. Mi ricordo estasiata e con il naso all’insù a immaginare persone scendere lo scalone di marmo di Carrara e ospiti ascoltare musica nella sala da ballo, e a giocare a biliardo nella sala da gioco.
Sono stati ambientati al Grand Hotel i film:
Vi auguro una Buona visita e vi aspetto alla prossima recensione
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